Ciao, Ho attivato una pagina Facebook per organizzare un gesto di protesta pacifica e silenziosa contro il prolungarsi di questo devastante stato di emergenza. Voglio farlo per ricordare a tutti, ma prima di tutto a noi stessi, che qualunque sia l’entità di un pericolo che siamo costretti ad affrontare, non dobbiamo per questo rinunciare, per paura, a rivendicare le garanzie costituzionali e i diritti dei cittadini, né trascurare tutti quei bisogni intangibili delle persone che sono attualmente sacrificati: dalla necessità di socializzare al benessere psicofisico, dal desiderio di crescita culturale alla voglia di muoversi. Azzerare tutto questo per troppo tempo provoca sofferenza, disagio, disturbi fisici e psichici, vittime che rischiano di essere archiviate come danni collaterali.
Per queste ragioni vorrei organizzare un flash mob diffuso, che consiste semplicemente nel dimostrare che oltre che restare a casa possiamo e vogliamo anche uscire senza dover firmare fantasiose autocertificazioni o subire controlli indegni di un paese democratico: ci daremo un appuntamento immaginario e quel giorno a quell’ora usciremo di casa e ci fermeremo a un metro dalla porta per qualche minuto, tenendo in mano un’immagine o un oggetto che rappresenta ciò che ci manca di più. Potremmo anche fotografare e condividere il nostro numero civico (da un’idea di Beniamino SIdoti) o il passo in avanti dei nostri piedi sulla strada (da uno scambio di idee con Giorgio Jannis). Poi potremo anche rientrare, ma in silenzio: niente inni, niente canti, niente retorica.
Perché questo gesto di protesta abbia un senso, bisogna mettere insieme almeno 25-30.000 persone in tutta Italia. Per questo chiedo prima di tutto a chi vedrà questa pagina di seguire e diffondere l’evento che sarà messo a punto in questi giorni e di condividerlo in modo che si possa vedere in quanti sono disposti a partecipare. Ma chiedo anche a tutti di contribuire ad arricchire questa idea con altre idee, dettagli, significati. Diamo prova di essere migliori di chi non ci ritiene ancora capaci di fare un passo in avanti.
Mario Rotta